Credere nel prossimo (spot Black Rose x UCA)

Quinto capitolo della saga Black Rose
“ninja, storie di alleanze e tradimenti”

Kyoto, Shuriken Temple
Chiamatelo Chugi, il vero nome, Gaeshi, quello di battaglia, oppure Black Rose, soprannome nel mondo del Wrestling, ma si trattava pur sempre dello stesso uomo che era riuscito a collezionare molti successi. Suo fratello Tengo, il boss dello Shuriken Temple di Kyoto, era sempre più sorpreso dalla sua maestria nella lotta. Tuttavia, stava per assegnargli una missione molto delicata, qualcosa che nessun ninja sarebbe stato in grado di portare a termine da solo.

Tengo: “Chugi, sono veramente impressionato dal tuo lavoro. Sei sopravvissuto contro i tre ninja del Budo Clan, hai eliminato la temibile Sakaya, perciò voglio assegnarti una vera sfida suicida, o quasi”
Chugi: “se la mia morte potrà essere utile al Black Rose Clan, allora sarò fiero di portarla a termine”
Tengo: “no, intendo che da solo non ce la farai. La missione consiste nello sterminare tutti i membri rimasti del Budo Clan”
Chugi: “ecco perché non ce la posso fare”
Tengo: “esatto, avrai un compagno, Shimiteru”

Shimiteru, il ninja dallo sguardo di ghiaccio. Chugi lo conosceva solo di fama, visto che Shimiteru era rispettato e temuto. Pareva che egli avesse eliminato alcuni suoi compagni in lotta perché li aveva visti agire in maniera “debole”, arrendendosi a situazioni troppo complesse.

Chugi: “Shimiteru? Preferirei agire da solo”
Tengo: “Chugi, se sei davvero un nobile ninja, credo che tu sia in grado di lavorare al suo fianco ed uscire vivo”
Chugi: “fratello, mi impegnerò per lo sterminio del Budo Clan, ma non ti garantisco di potermi fidare di Shimiteru”
Tengo: “per me va bene. Buon lavoro”

Kyoto, strade cittadine
Shimiteru attendeva colui soprannominato Gaeshi (contrattacco) all’esterno del tempio. Quando i due si incrociarono, nessuno proferì una parola. C’era troppa diffidenza ed infatti Shimiteru iniziò a scrutare con discrezione il suo compagno. Gaeshi-Chugi decise di rompere il ghiaccio, ma fu subito fermato.

Shimiteru: “non c’è bisogno di parlare. Apri la bocca e ti ritroverai con il Kunai infilato nel petto, sarò io a darti le direttive quando ce ne sarà bisogno”

La missione ebbe iniziò e sembrava portare alla morte certa. Nessun uomo poteva entrare nel Budo Clan ed uscire vivo, a cosa poteva servire il supporto di due uomini. Forse, Shimiteru era troppo scomodo e questo era stato un modo per liberarsi di lui, però anche Chugi era con lui. Mentre le domande iniziavano ad essere sempre più numerose durante il cammino nelle strade di Kyoto, Shimiteru mostrò al compagno una foto.

Shimiteru: “questo è Jedo, il leader del Budo Clan. Un uomo senza pietà che merita la morte e saremo noi a dargliela. Si trova al centro del loro edificio, intercettato da uno dei nostri compagni. Per arrivare a lui, dovremo sterminare ogni membro del clan, stimiamo che siano circa cento. Forse, è davvero una missione suicida, ma più gente eliminiamo, più la nostra missione si avvicina al compimento”

Budo Clan, sede templare
Chugi capì che non era il caso di parlare, così il compagno di missione lo condusse di fronte alla sede nascosta del Budo Clan. Un luogo sorvegliato a vista da uomini travestiti da monaci. Il ninja voleva chiedergli come sarebbero entrati, ma si accorse che Shimiteru aveva una strategia già pronta, attaccando discorso con un falso monaco all’esterno del tempio.

Shimiteru: “siamo due monaci in missione spirituale. Per ottenere accesso nel Nirvana, abbiamo intenzione di pregare in qualsiasi tempio”
Monaco: “mi dispiace, questo è un tempio in disuso. Ci è stato ordinato di bloccare ogni accesso”
Shimiteru: “mi scuso per la mia irruenza. Se questo è un ordine superiore, allora lo accetto. A presto”

Il ninja si inchinò di fronte al monaco, che ricambiò il saluto, ma in quel momento Shimiteru lo colpì alla fronte con uno Shuriken. Chugi si preparò ad estrarne uno per fermare l’altro monaco, ma Shimiteru lo anticipò, eseguendo lui la veloce eliminazione.

Shimiteru: “bene, da questo momento, dobbiamo eliminare ogni persona in tutta la zona. Non parlare e non avere ripensamenti, segui solo le mie istruzioni e potremmo anche uscire vivi da qui”

Lo sterminio iniziò ed i due membri del Black Rose Clan riuscirono a far fuori tutte le persone che avevano di fronte. Fu un vero massacro, ma per un ninja sembra quasi un’azione comune, semplice lotta per la sopravvivenza. Infine, Chugi e Shimiteru giunsero nella zona interna, cominciando a perlustrare l’area e ad eliminare ogni ninja d’assalto pronto ad eliminarli. Fu una questione veloce, entrambi riuscirono ad uscire fieri da questa battaglia. Arrivati al centro della struttura, trovarono finalmente Jedo, protetto dai suoi cinque uomini fidati che lo coprivano in cerchio attorno a lui. Questo distrasse Shimiteru, che finì catturato da un sesto uomo nascosto dietro alla porta. Chugi non sapeva più che fare, perciò Jedo passò all’offensiva psicologica.

Jedo: “entrambi siete stati molto abili a venire qui. Avete sterminato l’intero Budo Clan, quindi ho perso tutti i miei uomini scelti. Ma io ti riconosco, tu hai ucciso i nostri tre migliori ninja in duello, sei la persona ideale per diventare il mio ninja di fiducia. Posso renderti importante e potente, oppure darti la morte in questo momento. Sta a te la scelta”
Chugi: “cosa devo fare?”
Jedo: “elimina il tuo compagno, così avrò la certezza che tu stai dalla mia parte”
Chugi: “eliminarlo? Non è un problema”

Chugi lasciò cadere una rosa nera di fronte al compagno.

Shimiteru: “ti avevo detto di non parlare. Sei un ipocrita, un traditore. Appena sarò libero, ti farò fuori con le mie mani”
Chugi: “pensavi davvero di potermi tenere a bada? Io non sono il secondo di nessuno. Non sono la spalla di Jeffrey O’Neill in UCA e non sono nemmeno il tuo assistente. Sei al mio livello, non prendo ordini da te”
Shimiteru: “sei disposto a tradire il tuo clan per il potere? Mi fai semplicemente pena”
Chugi: “la situazione è diversa. Sono disposto a sacrificare te. Sei conosciuto per voltare le spalle ai tuoi compagni. Ora provarei cosa significa questo”

Il ninja colpì Shimiteru al petto con il Kunai.

Jedo: “bene, ma io ti ho chiesto di eliminarlo, non di colpirlo, così potrebbe ancora salvarsi”
Chugi: “va bene, eseguirò l’ordine”

Chugi infilò il pugnale nella zona del cuore, trapassando Shimiteru, che lo guardò con disprezzo prima di perdere la vita.

Jedo: “ottimo lavoro. Non pensavo che fossi disposto a questo, a quanto pare sei un ninja nato per avere ordini da un capo importante. Ho una missione per te. Torna al tuo clan ed elimina più ninja che puoi”
Chugi: “il mio clan è questo, quindi se insisti ti accontenterò”

Stando al suo soprannome di Gaeshi, Chugi passò al contrattacco, eliminando le guardie del corpo di Jedo. Il boss rimase di stucco e mostrò il suo Kunai.

Jedo: “non sono arrivato al potere senza un motivo. Sono un ninja migliore di te e mi basterà poco per eliminarti”
Chugi: “ho solo eseguito il tuo ordine”
Jedo: “come posso fidarmi di te?”
Chugi: “cosa puoi fare senza nessun uomo al tuo servizio?”
Jedo: “hai ragione, ho perso tutto. Ma voglio vendicarmi della persona che mi ha tolto il mio impero. Quindi, che la lotta abbia inizio, sarò felice di eliminarti”

Jedo lanciò diversi Shuriken, ma al posto di Chugi rimase solo una rosa nera. Il ninja era già partito al contrattacco ed era pronto ad eliminare il boss rivale. Fu così che il potente Jedo venne pugnalato al petto da un giovane ninja rivale. Jedo crollò in ginocchio e Chugi si tolse la maschera, mostrando il suo volto al nemico.

Chugi: “voglio che tu veda il volto dell’uomo che è sopravvissuto contro il tuo clan. Mio fratello ha detto che non sarei mai stato in grado di sopravvivere senza l’aiuto di un alleato, ma si sbagliava. Io non ho bisogno di compagni, sono nato per essere da solo e non ho bisogno di nessuno. Anche Jeffrey O’Neill è sacrificabile, poiché io sono nato per superare gli ostacoli, ma non voglio complicazioni. Guardami, Jedo, osserva colui che ti impedirà di raggiungere il Nirvana. Spero che tu finirai incarnato nel corpo di uno schifoso verme, poiché io possa schiacciarti nuovamente. Il Budo Clan da questo momento non esiste più”

Il ninja posò una rosa nera sul corpo del nemico senza vita ed una anche su quello di Shimiteru. Infine, il Budo Clan venne mandato in fiamme, fu così che questa missione potè considerarsi completata con successo.

Kyoto, Shuriken Temple
Tornato al tempio, Chugi fu accolto come un eroe.

Tengo: “sei sopravvissuto da solo. Spiegami solo una cosa, come è morto Shimiteru?”
Chugi: “l’ho ucciso io, siamo tutti sacrificabili in missione”
Tengo: “Gaeshi, anzi, Chugi, non vedo in te rispetto per Shimiteru”
Chugi: “no, non credo negli altri. Credo solo nella mia discendenza, portare prestigio al Black Rose Clan. Sono un ninja devoto, ma eseguirò solo i tuoi ordini, solo di mio fratello posso fidarmi”
Tengo: “Shimiteru era nostro cugino. Non te l’ho detto perché mi ha pregato di non farlo”
Chugi: “e quindi? Fratello Tengo, non ho rispetto per la nostra famiglia, ma solo nei miei ideali. Sono un uomo solo, ho fatto la mia scelta”

ad essere sincero, è un po' meno bello degli altri spot fatti in precedenza con Black Rose, ma non credo che sia malaccio, ha uno scopo poiché in UCA Black Rose è in tag team con Jeffrey O'Neill, quindi analizzo il suo modo di vedere un match di coppia.