Parcheggio

McFist scuote il capo sorridendo appena, poi si volta un'ultima volta verso Kirk.

Hammer: "Passa a trovare Sean X, in fondo al corridoio a destra, credo che potrebbe aiutarti a credere che il tuo piano diabolico stia già mostrando i primi frutti"

Dopo l'ironia sull'intervistatore emo, McFist si avvia a passo spedito verso la sua macchina.

"Bene" pensa lo scozzese prima di dirigersi verso l'interno del backstage, con ancora in mente il sorrisetto di McFist. Lui ghigna a sua volta puntando verso la soglia, l'ingresso alla WBFF. La porta che conduceva dritto verso la gloria. Il suo "piano diabolico" era appena iniziato.

Underdog trovò finalmente un posto libero, proprio accanto ad una Toyota grigia. Sceso dal suo sconquassato ciclomotore della casa tedesca Krauser, si diresse in tutta fretta dirimpetto, verso l'ingresso. Appena aperta la porta, urtò un lottatore che stava andandosene; proseguì noncurante finché non si sentì chiamare con un "Ehi" profondo e deciso, che lo fece voltare di scatto. Dopo aver squadrato l'uomo con cui si era scontrato da capo a piedi, si girò e, senza proferir parola, riprese a camminare. Percorso qualche centimetro a passo svelto, fu nuovamente fermato dal futuro collega, che era probabilmente alla disperata ricerca di un qualche espediente per azzuffarsi. - Scusami - provò a dire il Tedesco, ma era chiaro che colui che gli stava davanti non aveva la minima intenzione di perdonarlo...

"Fai un po' di attenzione del cazzo quando..." Aaron Kirk si accorge di star parlado ad Underdog, il nuovo acquisto della WBFF.

"Ohi, Oly! Sei nuovo qui? Vuoi un po' di solidareità ed affetto da parte di qualche forte omaccione? Vai da McFist, a lui piace moltissimo cercare di dare pillole filosofiche sul wrestling a chi non ne ha bisogno. Io sono Aaron Kirk, se non mi hai visto in televisione... sei uno stronzo" Dice, e squadra Underdog da capo a piedi. Un po' di nonnismo non avrebbe fatto male a nessuno.

Nonnismo? Sono qui da due cazzo di mesi! pensa, ma scoppia a ridere. Underdog lo guarda con un'espressione assente, poi cerca di dar fiato alla bocca, ma Aaron Kirk lo interrompe: "Piacere di conoscerti, bello di papà".

Underdog riprende a squadrarlo. Non aveva ascoltato una sola parola di quello che aveva detto, ma tra tutte quelle favelle aveva afferrato il nome del lottatore: Aaron Kirk. - Sei Aaron Kirk? - chiese, fingendo in modo poco convincente un'espressione stupita - Oh oh ooh, è così... - Underdog continua a temporeggiare, non sapeva proprio cosa dire... - ti sconsiglio vivissimamente di rivaleggiare contro di me, chiaramente non sai... - Underdog ingoiò saliva, era visibilmente in alto mare - Cosa lo dico a fare? - disse poi a se stesso, realizzando che non riusciva a sembrare sicuro di sé - lei non conosce il mio fato, non conosce il mio nome, non sa come ci si sente. Underdog è dannato, è una realtà palesemente manifesta, al di là di ogni sua rispettabile asserzione. Pertanto ingoierò amaramente i suoi scherni, diavolo baciato dalla Fortuna, perché nemmeno io so come possa mai essere il vivere come prediletto dell'Adonai, ovverosia il versare nelle sue condizioni. Rialzarsi è arduo, e non pretendo che lei mi dia il suo favore, chiedo soltanto umilmente che lei mi permetta di proseguire - era sembrato davvero molto convincente. Si aspettava di vedere le lacrime del fulvo attaccabrighe da un momento all'altro, ma ciò non successe, anzi. Aaron rise di gusto, e prese la parola.

"Eh?"

"Per la Gloria sempiterna dell'Onnipotente Adonai, come desidero essere ignaro e felice come il fulvo attaccabrighe!" sospirò tra sé Underdog, evidentemente invidioso di tanta inconsapevole gioiosità. Sperava di chiudere la discussione il prima possibile, pertanto rinnovò la sua richiesta - Per il Santo Adonai, si faccia da parte! - la sua richiesta fu seguita da un "Oooooooh" che lui malamente finse spontaneo. Aaron sembrava estremamente divertito dal suo atteggiamento, il che gli provocava molta sofferenza.

Aaron Kirk guarda con occhi divertiti ed allo stesso tempo stupiti Underdog.

Ma da dove vien fuori questo? Si chiede.

"Va bene, passa. Avrai uno spazietto nel mio dialogo cuore a cuore con il pubblico, non posso negartelo. Attento, il Signore ce l'ha con te! Bye bye!" Dice, e si allontana verso la sua auto.

Cody arriva nel parcheggio scende dalla sua macchina abbastanza comune per uno che non ha bisogno di compensare nulla.
Passa di fianco ai due che battibeccano:"Cazzo sto posto sta divenendo una riserva naturale di puttane dell'attenzione"
Il Lupo prosegue entrando nell'arena.

Cody Knox stava entrando nell'arena, quando Aaron Kirk lo nota: "Dev'essere dura amare una federazione quando tutto è contro di te, eh?" Dice semplicemente, sicuro che Knox avrebbe ricevuto il messaggio.

Cody Knox se ne fotte bellamente del novellino andandosene.

Aaron Kirk sogghinga, si gira e sale finalmente sulla sua auto.

Aaron Kirk sogghinga, si gira e sale finalmente sulla sua auto.