“Nel mezzo di cammin di nostra vita…”
Potrei probabilmente iniziare cosi questa storia. Ma non voglio sembrare più patetico di quello che gia sono.
Avete mai fatto un viaggio astrale? Un viaggio all’interno del vostro incosncio?
Ma perché faccio queste domande…chi voglio che legga queste memorie di viaggio.
Chissà se questo taccuino su cui ho scritto tante delle mie canzoni riuscirà a contenere anche tutta questa storia.
Ma soprattutto chissà quanto durerà questa storia.
Primo giorno di viaggio.
Quella sera ero completamente ubriaco , non che le altre sere non lo fossi, ma quella volta avevo davvero esagerato .
Barcollavo per la strada e a stento raggiunsi una panchina che dava sul parco di questa ridente cittadina.
“Ridente!!si fa per dire. Penso che l’unica cosa per cui ci sia davvero da ridere sia di noi stessi , che come luridi topi di fogna , ci avventiamo su un cadavere di soldi. Cercando di prenderne sempre di più…sempre di più!!!”
Più o meno erano quelli i miei pensieri in quel dannato momento . Mi abbandonai sulla panchina e mi addormentai . Poi , non so ancora bene come andò, di un tratto mi svegliai. Sobrio come non lo ero mai stato! Decisi cosi di alzarmi ed entrare nel parco.
Mio dio. Quello più che un parco mi sembrava un boschetto, anzi no una selva, una selva selvaggia. Un bosco cosi intricato di rami e d’alberi che quasi i raggi della luna non riuscivano a trapelare tra quelle fronde.
Continuai a camminare , ma più mi addentravo nella selva e più sentivo un senso di solitudine assalirmi , oltretutto avevo la netta impressione di essermi smarrito.
Non mi ero mai sentito cosi distrutto , cosi abbattuto.
E proprio quando la mia paura era diventata tangibile nell’aria, come se dio o il demonio mi avessero ascoltato , vidi in fondo alla strada il cancello di uscita da quel orribile incubo! Tirai un grosso respiro di sollievo cosi mi avvicinai con passo deciso quando, un grosso cane , lurido, sporco ,ringhiante e con gli occhi che sembravano infuocati mi si parò davanti .
Non è mia abitudine aver paura dei cani, ma quella volta era diverso. Quel cane aveva qualcosa di malvagio dentro di se .
Si avvicinava sempre di più e io indietreggiavo. Sembrava quasi che mi volesse rimandare dentro al bosco .
Ero ormai deciso di fuggire dentro la selva , pur sapendo che probabilmente non avrei più trovato un uscita.
Quando sentii una mano porsi sulla mia spalla . Non ebbi neanche il tempo di provare sicurezza o paura che una voce femminile mi parlò :
“ Pixero, sei finalmente arrivato! Ti stavo aspettando…lascia il resto a me”
La probabile donna si avvicinò a quel grosso cane infernale con un passo cosi felpato che quasi sembrava fluttuare nell’aria . Dico “probabile” perché oltre alla voce niente lasciava intuire la sua femminilità. Era vestita con una tunica lunga e nera che non lasciava trapelare nessuna fattezza umana , e un cappuccio in testa. Si avvicino al cane che non dava segno di volere indietreggiare ,lei allora alzò un braccio e pronunciò sottovoce una strana filastrocca.
Non riuscì a capire tutte quelle parole, la paura aveva inibito molti dei miei sensi. Ma quelle poche parole che aveva udito , avevano un suono cosi cupo, cosi buio…cosi maligno
“La morte , la morte! La morte improvvisa , la morte dubbiosa , la morte decisa…
…La morte che viene con passo lieve , e non lascia tracce manco sulla neve”
Il cane cosi si accovacciò ,guardo quella donna e poi scomparve dietro un cespuglio.
In quel momento non sapevo cosa pensare , se essere felice dell’arrivo di quella , o se forse era meglio lasciarsi sbranare dal cane. Lenta si girò verso di me ,non riuscivo a vederla in volto , o forse non volevo vederla in volto.
Di un tratto lei mi parlò , con lo stesso tono cupo con cui si era rivolta al cane.
“sai chi sono?”
“io…no…non lo so…”
“Strano tu più di tutti dovresti saperlo”
“io…forse…so chi sei ma non voglio ammetterlo”
“è gia un passo in avanti Pixero, purtroppo non potrai uscire da questa posto cosi facilmente”
“Ma , dove sono?”
“Dove sei beh questo lo dovrai capire da solo. Ma avverto il tuo senso di smarrimento e la tua paura , è meglio se per adesso finiamo qui, ma il tuo viaggio è appena iniziato.”
“come…”
“Ritorna da dove sei venuto devi solo ragionare e capire…ma sappi che presto tornerai e io sarò qui ad aspettarti ,io sono la tua guida in questo viaggio. E questo era solo il tuo primo giorno ”
“ti prego dimmi dove sono!!!”
“Ma come non l’hai capito , tu sei stato scelto come altri prima di te per il viaggio!! Il viaggio che ti aiuterà a capire.”
“Sono …all’inferno?”
“Chi credi che sia? Virgilio? No questa non è una divina commedia e tu non sei certo il Dante del tempo. Ma il viaggio che dovrai fare è in un luogo molto più inesplorato molto più insidioso.
Che tu stesso hai creato con le tue paure…e i tuoi sogni, io sono solo un emissario di alleati che conosci bene . Ma ora devo andare…a presto Pixero”
Detto questo imboccò una stradina e si allontanò molto velocemente. E mentre si allontanava sentivo la sua voce canticchiare la filastrocca di prima :
“…e insieme alla morte vola via un sorriso ,che ricorderà sempre, vedendo il suo viso…”
Tentai di raggiungerla , corsi come un disperato, in quel momento non avevo capito cosa mi stava succedendo . Inciampai e in preda alla disperazione della solitudine , urlai come non lo avevo mai fatto :
“No!!! Aspettami non lasciarmi solo!!!ti prego!!!mi sento cosi solo…cosi solo….AHHHHHHHHH”
Alzai la testa verso al cielo , in cerca di uno spiraglio di luce, niente la foresta era più intricata di prima. Ma poi di un tratto i rami iniziarono a muoversi , si ritraevano finche io non potei vedere il cielo. Era un cielo nero,senza stelle. L’unica grande luce era la luna.
Ma quella luna era strana , diversa da quella che ammirai numerose volte. Subito mi sembrava un impressione ma poi , vidi che la luna aveva un volto!Ma non un volto umano , un volto demoniaco che ridendo mi chiamò a gran voce:
“Pixero!!! Pixero!!!”
“AHHHHHHHHHHHHHHHHHH”
Mi svegliai che stavo ancora urlando, mi dimenavo mentre delle mani cercavano di bloccarmi.
Avevo ancora paura di quello che avevo visto di quello che avevo vissuto. Poi la voce rassicurante del mio amico di sempre Scott mi calmò..
“Pixero tutto…tutto bene?”
“Mio dio…si…cioè no… cioè…mio dio sono solo…solo… tanto solo…”
Scott era un poco sorpreso da quelle parole, con fatica mi aiutò ad alzarmi e mi accompagnò fino a casa mia. Passai la notte in bianco non riuscivo a dormire, il giorno dopo Scott mi venne a trovare.
Mi raccontò che quando mi trovò su quella panchina ero in preda a delle leggere convulsioni.
Gli accennai a ciò che avevo visto, ma lui mi rispose con una stupida battuta sulla mia vita , e accusando l’alcol della mia “visione” . No non era l’alcol io lo so,era tutto cosi reale ,cosi vero.
No non era un sogno, cioè si forse era un sogno , ma ad un livello più alto.
Ci misi un po’ per realizzare quello che mi era davvero successo . Non era la prima volta che mi accadeva una cosa simile , la “causa” ,se si può chiamare cosi ,di questo mio…viaggio astrale, non sono altro che le mie fiamme. Le mia amate fiamme. Come al solito vogliono dirmi qualcosa per ora ho interpretato solo poche parti di quel viaggio. Ma almeno ho capito dove mi trovavo.
Io ho fatto un viaggio direttamente nella mia mente, a contatto con la mia paura , con la mia eterna solitudine. In un mondo che ahime è molto simile a quello reale , è vero possiedo persone amiche ma non combattono le battaglie della mia vita al mio fianco. Non possiedo alleati che possano sconfiggere quel maledetto cane!!
Gia quel cane, cosa diavolo vuol significare?
La mia paura?
O un avversario nuovo , un avversario potente?
E la guida, è la morte?
Sono le mie fiamme?
O anche lei è una figura che rappresenterà il mio futuro?
Sono ancora imprigionato in questa selva di solitudine di tristezza, come ha detto la mia guida quello era solo il primo giorno del mio viaggio. Prima o poi ci tornerò o forse gia ci sono dentro . Ed è per questo che ho iniziato a scrivere queste cronache dei miei viaggi, per non dimenticarne nessuno e per capire ogni volta il messaggio che le fiamme mi vogliono ispirare. Purtroppo tra i tanti interrogativi che mi sto ponendo il più aspro è questo.
Riuscirò ma a trovare degli alleati in questa giungla di solitudine?
Pixero ore 0.35 Pub della luna storta. Il giorno dopo il primo viaggio.[Modificato da fat Shark 21/01/2007 22.03]