Le nuvole oscurarono il sole
01 gennaio 2003, Milano, Oratorio S.Filippo Neri
ORE 16.46
Era un freddo inizio anno nel capoluogo milanese, la temperatura era scesa a livelli inimaginabili e sfiorava i meno dieci gradi nella scala Celsius. Sembrava l’ennesimo inizio anno, sempre lo stesso ed uguale agli altri cinque passati in quella compagnia; litigi amorosi, litigi tra amici, sempre e solo litigi che Claudio dribblava sempre con fare molto disinvolto e faceva il possibile per garantire la tranquillità a quel megagruppone di cinquanta persone. Ma quel giorno sentiva che qualcosa stava cambiando in lui, qualcosa dentro di lui stava nascendo ma lui era troppo impegnato a risolvere le solite questioni del gruppo per accorgesene, da lì a poco la sua solarità sarebbe stata messa in discussione. Claudio era una persona davvero solare, molto socievole, disponibile ed era considerato da tutti il vero amico, quello con la A maiuscola ed era molto considerato per la sua infinita saggezza e pazienza nell’ascoltare le lamentele dei suoi amici e soprattutto i suoi migliori amici che erano disposti attorno al solito tavolo con la solita gente ed Claudio li ammirava molto. La prima migliore amica era Silvia: era una ragazza molto aperta e socievole, i suoi boccoli color oro ricoprivano il suo viso angelico, era molto bella come aspetto fisico e si conoscevano dall’asilo, undici anni ininterrotti di amicizia li tenevano teneramente legati uno all’altro; poi c’era Marcella: era completamente diversa da Silvia, capelli lunghi mossi mori e occhi scuri delineavano il suo viso con la carnagione tipicamente del sud, ella era una delle ultime ad essersi aggregata al gruppo e aveva trovato nella fedele coppia Silvia – Claudio un solido appoggio e dei validi amici, era da sempre stata una persona aperta alle nuove conoscenze ma veniva guardata male dagli altri per il suo modo di vestirsi così strambo e originale. Infine c’era Giovanni: migliore amico in assoluto per Claudio, era un compagno di mille avventure e la loro amicizia era indissolubile perché era troppo forte, cementata nel freddo e inospitale terreno dell’amicizia così difficile da conquistare; Giovanni era il classico ragazzo meridionale, aveva una folta capigliatura riccia ma ammassata su di sé tanto da farlo sembrare un africano, era nato a Reggio Calabria e per questo infatti discuteva spesso con Claudio che invece era di Messina ma tra di loro c’era il classico amore – odio ma andavano d’amore e d’accordo anche dopo quando Giovanni si era messo con Silvia l’estate prima rovinando un patto di alleanza secondo il quale non ci sarebbero dovute essere delle relazioni nel quartetto. Ma Claudio aveva perdonato già al momento l’affronto ed anzi da buon migliore amico per entrambi li aveva aiutati nella loro relazione che stava continuando proprio in quel periodo ed aveva superato l’insidia iniziale per la gelosia che provava nei loro confronti; già perché a quasi diciassette anni non era riuscito ancora a trovare la stabilità emotiva e soprattutto la ragazza che gli rubasse il cuore: ragazze ce ne erano ma lui aveva altro per la testa. Era un pomeriggio di primo gennaio come tanti in quell’oratorio ma qualcosa stava cambiando, le nuvole stavano arrivando.
Eliana: Che cazzo Marco, non è giusto però che ti comporti così diamine. Io ti sbavo dietro da un anno e te mi tratti peggio di una zoccola.
Elisa: Ha ragione, sei uno stronzo Marco. Hai fatto soffrire tutte noi con il tuo stupido comportamento. Sei e resterai un bambino.
Marco: Elisa, ma fatti gli affari tuoi va. Sei solo una bambina capricciosa che ti è stato rubato il giocattolo.
Claudio: Dai ragazzi la smettete di litigare?Porca puttana sempre la solita storia con voi.
Giovanni: Ormai sai come sono fatti, è inutile starli ad ascoltare. Pensano sempre al loro triangolo amoroso. Io credo che me ne vado, la festa di stanotte credo ha distrutto un po’ tutti, io e Silvia andiamo a vederci un film dalla Marcy. Ti va di venire con noi Cla?
Claudio: No, credo che me ne vado a casa. Sinceramente sono un po’ stanco e preferirei sposare. Magari faccio un salto sul tardi. Che film vi vedete?
Giovanni: Penso ci vedremo il primo capitolo del Signore degli Anelli.
Claudio: Ma non l’avevamo già visto al cinema?
Giovanni: Si ma lo sai come è fatta Silvia. Dai noi ora andiamo ciao ragazzi.
Silvia: Ciao a tutti!! E buon anno ancora! (dà un bacio sulla guancia a Claudio) E mi raccomando fratellone impegnati quest’anno che la vita ti riserve mille sorprese. Ti voglio bene. Ciao ciao.
Claudio: Ciao sore, buon film. Ora aspetto Enrico che mi ha mandato un messaggio e casomai vi raggiungiamo io e lui dopo. Tanto siete dalla Marcy che non è lontana da casa mia. Ciao ciao.
Giovanni: Ciao missinise, in gamba eh? A dopo, ti aspettiamo ok?Ciao ciao.
Elisa: Ciao Giovy. Ciao Silvy.
Eliana: Ciao ragazzi e buon anno.
Claudio: Toh, ecco Henry. Vi saluto anch’io ragazzi e mi raccomando. Chi litiga il primo dell’anno…
Eliana: Litiga tutto l’anno. Lo so me l’hai già detto mille volte oggi lo sai niño? Dai ci sentiamo in settimana. Ciao e divertiti.
Marco: Bella Claudio. Ci si becca in giro okkey?
Claudio: Bella. Ci si vede. Ciao ragazzi.
Enrico era il ragazzo nuovo della compagnia, si era appena trasferito dalla zona vecchia di Famagosta al quartiere di Baggio da nemmeno un mesetto ma subito era entrato nelle simpatie di tutti: era un ragazzo spigliato con un fisico niente male, frutto di anni di palestre ma non era il classico figaccione bensì era un timidone e soprattutto sapeva maneggiare il computer e la rete di Internet come pochi. E questo Claudio lo sapeva molto bene e incuriosito dai termini “chat” e “winmx” si era incuriosito a tal punto da chiedergli una mano per aggiustare il suo vecchio pc, un AMD K6 del 1999 che ormai cadeva a pezzi ma che usava soprattutto per navigare in internet. I due si erano dati appuntamento come al solito nel vecchio salone dell’oratorio dove si trovavano tutti ogni domenica pomeriggio a sentirsi le partite di calcio o per semplicemente ritrovarsi e chiaccherare sorseggiando una birra. Enrico era già arrivato puntualissimo e tempo dei convenevoli Claudio lo aveva raggiunto poco fuori dalla porta e i due si stavano incamminando verso casa di Claudio evitando accuratamente la neve che si era molto accumulata sul viottolo che portava dall’oratorio al capolinea dell’autobus e quindi alla casa.
Enrico: Ehi ciao Claudio. Allora? Sei riuscito a dormire qualche oretta oggi?Io mi sono svegliato venti minuti fa.
Claudio: Io proprio niente. Sai com è, Elisa mi è venuta a citofonare alle due di pomeriggio.
Enrico: Ti piace eh? Dai ammettilo.
Claudio: Diciamo che è un bel tipino ma non so. Non riesco a trovare in lei la caratteristica giusta che mi può dire che ci si può iniziare una storia. E poi è ancora mezza infrattata con Marco.
Enrico: Beh, io stanotte parlavo con Eliana e mi diceva che comunque te ad Elisa piaci.
Claudio: Naaa, non diciamo stupidate. Comunque tu l’altro giorno mi avevi parlato di MSN Messenger e della chat. Parla chiaro và. Io MSN l’ho installato giusto un paio di giorni fa e ti ho aggiunto ai contatti e ho aggiunto anche Steve.
Enrico: Bene, ora devi solo aspettare quando ci connettiamo anche noi al programma. Così potremmo scriverci in diretta capito? E la chat non è nient’altro che un luogo con cui puoi comunicare con persone che non conosci.
Claudio: Ma non è pericoloso? Sai com è, io preferisco conoscere le persone nella vita reale.
Enrico: Fidati di me. Io sono da due anni che sto chattando con una ragazza di Genova. Si chiama Luana ed è tenerissima ma sai com è, fino a quest’anno eravamo entrambi molto piccoli per poter supportare una storia a distanza ma ora che andiamo per i diciassette…
Claudio: Hai capito il marpione eh? Bravo, bravo… anche se in queste cose io ci credo poco, tentare non nuoce!
Enrico: Giusto, così ti voglio quest’anno Clà. Reattivo e scattante. E smettila di stare dietro alle persone dell’oratorio. Per me ti sfruttano per risolvere i loro problemi.
Claudio: Tranquillo, conosco i miei polli. Affrettiamoci dai che voglio andare poi a fare un salto a casa della Marcy ok?
Enrico: Per me va bene. Basta che torno per le 20 a casa.
Claudio: Si, si sta tranquillo ora incaminiamoci veloce dai.
ORE 17.06
Casa di Claudio
La casa di Claudio all’apparenza era uno di quei minuscoli appartamenti che tanto spopolavano nelle città moderne: sessanta metri quadri scarsi divisi in tre stanze grandi tra le quali la camera da letto dei suoi genitori, il salotto e la cameretta dove passava ogni giorno solo il tempo indispensabile per dormire e studiare e poi Stop. L’arredamento era parecchio da gente operaia come lo erano i suoi genitori ma Claudio si vantava sempre del suo piccolo angolo di paradiso, lui a casa si trovava da Dio e i suoi genitori erano sempre stati gli unici a non vietare nulla al figlio ed infatti questo lo avvantaggiava molto nelle uscite serali dove era quasi sempre presente.
Enrico: Oh mio dio. Ma che catorcio è? Quando ti decidi a cambiare questo ferrovecchio?
Claudio: Quando avrò i soldi. Sai mia nonna ancora deve farmi il regalo per Natale, magari…
Enrico: Sogna, sogna comunque dai. Dove si accende? Ah ecco. E’ partito. Ora lasciamolo caricare bene bene, vedi caricamento Windows ME in corso, aspetta che inserisco il cd di installazione di WinMx così poi lo carichiamo.
Claudio: Okkey, dai inseriscilo. Ha finito di caricare. Dai che se prendo il pc nuovo mi mettono dentro Windows XP.
Enrico: Mi han detto che è una boiata di Windows, ed io infatti credo di rimanere fedele al 98 ancora per un po’ ehehe. Bene, installazione completata. Ora guarda, è facile, configuriamo i settaggi base e ora dai, spara il tuo nickname…
Claudio: Il mio nick cosa?
Enrico: Nickname!!!! Il nome che vedranno tutti. Io ad esempio sono PrincipeAzzurro.
Claudio: Naaa. Dai andiamo sul sicuro. System86.
Enrico: E che è? Il file di sistema?
Claudio: Sarai un genio del computer ma in quanto a musica sei scarso! System come System Of A Down! Li ha messi su stanotte Giovanni. Spiders spacca di brutto.
Enrico: Okkey. System86. Password la vuoi?
Claudio: No no. Lascia stare. Comunque credo di capire ora. Lì c’è l’elenco di tutte le chat giusto?
Enrico: Si. Ora entriamo su La Chat Di Milano. Io sono sempre qui.
Claudio: Mazza quanta gente non c’è. 128 utenti.
Enrico: Anzi è pure poco. Di solito la sera arriviamo a 500.
Claudio: Dai, vediamo se ho capito bene. Proviamo a contattare questa skater_girl.
Enrico: Devo dire che ti prende eh? Dai se vuoi ti lascio stare.
Claudio: No tranquillo. Tanto ora stacco. Non risponderà mai. Andiamo da Marcella va.
MENU’ AVVIO…SPEGNI…
CHIUDI SESSIONE…………OK
ORA PUOI SPEGNERE IL COMPUTER….
ORE 18.05
Casa di Marcella
DRIN!! DRIN!!!!
Marcella: Aspetta!!!! Sto arrivandoooo!!! Silvy, Giovy venite a darmi una mano con queste scatole. Ehi ciao Clà, ciao Enry. Pensavamo arrivaste più tardi. Il film è iniziato da poco, se volete unirvi i popcorn bastano per tutti.
Claudio: Ehi ciao Ciuzza. Come stai? Si dai, io rimango un po’ tu che fai Enry?
Enrico: Non vorrei esser di disturbo…
Silvia: Ma quale disturbo. Dai vieni qua!! Amore, alza il tuo culone così ci stanno un po’ tutti.
Giovanni: Culone a chi? Ieri sera ti piaceva però eh? Ehehe…
Enrico: Ma sono sempre così?
Marcella: Si e sono insopportabili. Soprattutto per me e Clà che tentiamo di stargli dietro da mesi e mesi. E’ una cosa impossibile a volte.
Claudio: Già, però sono simpatici ehehe. Dai sediamoci và. E voi due basta smancerie!!
Giovy: Gelosone!!! Dai, facciamolo ripartire va. Eravamo arrivati alla riunione.
LORD OF THE RINGS…..
LA COMPAGNIA DELL’ANELLO…
Il film scorreva lento ma prendeva molto i cinque amici: Silvia e Giò erano come al loro solito avvinghiati come non mai mentre Marcella era vicino a Enrico intenta a conoscere di più il nuovo mentre Claudio pensava e ripensava a quella skater_girl e se mai gli avesse risposto al messaggio; “Per me è il solito bidone questo della chat, non ci devo pensare dai ora. Mi godo il film e casomai penso a quando torniamo a casa che lo accendo e guardo… tanto non costa nulla no?”
ORE 21.32
Casa di Claudio
Il film alla fine aveva soddisfato tutti anche se in alcuni momenti molto truci Marcella si era parecchio spaventata e Claudio l’ha dovuta abbracciare come facevano di solito quando guardavano film dell’orrore. Ormai era notte quasi inoltrata e lo schermo nero del computer faceva capolino tra pile e pile di libri, un pensiero nella testa di Claudio: accenderlo o no? Non era sempre stato così restio con il computer che considerava quasi un amico fin dal primo incontro datato oramai 1996 ma quella sera c’era qualcosa di diverso. Enrico nel pomeriggio gli aveva fatto scoprire un nuovo modo di intendere il computer, un nuovo modo di comunicare con la gente e un nuovo modo di conoscere nuove persone; questo lo stuzzicava parecchio anche se in qualche modo andava secondo le sue idee di approccio personale però voleva tentarci così accese il computer. Mentre eseguiva tutte le procedure iniziali, Claudio stava avendo quasi un ripensamento, quasi voleva spegnere tutto e cancellare quell’apertura mentale che Enry li aveva proposto quasi come un piatto d’argento il pomeriggio stesso, “Alla fine che mi costa no?Entro due secondi, vedo se c’è e poi… esco subitissimo!Come si chiamava? Ah si, WinMX. System86, accesso in corso…1 messaggio nuovo ricevuto, che faccio leggo?massì leggiamo va”.
“Ore 21.30 Skater_girl scrive:
Ehi ciao System! Certo che mi va di parlare con te. Scusami se ti rispondo ora ma ero al parco ad andare un po’ sullo skate. Sai qui oggi era una bella giornata e ne ho approfittato ^_^ Ciao ciao.”
Gli aveva risposto, skater_girl gli aveva risposto e Claudio non credeva ai suoi occhi ma era ancora troppo titubante verso quello strumento che gli stava riservando uno scherzo alquanto maligno. Come si sa il destino delle persone è scritto e quello di Claudio si stava destinando a cambiare e di certo non in meglio. Quella persona avrebbe portato bene o male nella vita di Claudio? Mille interrogativi si ponevano davanti alla testa dell’anarchico che non sapeva proprio che fare. Ma il futuro era dietro l’angolo e con esso le nuvole, quelle stesse nuvole che rovinano una bella giornata oscurando il sole: ci sono nuvole e nuvole, nuvole che coprono per poco tempo e altre che occupano per tanto tempo. Quelle che aspettavano Claudio erano le seconde, le più tremende e lui neanche sapeva cosa stava comportando nella sua vita quell’ingresso.
DA LI A POCO IL SOLE SMISE DI SPLENDERE COME FACEVA ININTERROTTAMENTE DA CINQUE ANNI E VENNE COPERTO E ABBRACCIATO DA UN SOTTILE STRATO DI NUVOLE GRIGIE CHE SI STAVANO APPRESTANDO A DIVENTARE NERE.
LE NUVOLE NERE ABBRACCIARONO IL SOLE PER TRE LUNGHI ANNI.
EVCZ Enjoy the pain 2006: EVCZ title: Jackal def. Dr. AK[Modificato da Cangus 07/12/2006 20.12]