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Garet Jax "King of La Playa" - GET JAXXXED! Special Edition

Ultimo Aggiornamento: 13/05/2015 14:30
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Jaz / Cazador / McClure
13/05/2015 14:30
 
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L’arena è al buio, lentamente si fanno largo tra le tenebre dei rari spiragli d’una luce a metà tra il fucsia ed il rosso cremisi, con qualche difficoltà vediamo su di un ring una grossa sedia fin quando dalle casse del palazzetto non risuona “Figure Four Instrumental” di Sean Price… GET JAXXXED!
Come in tutte le occasioni speciali in cui il Luckyman tiene il suo talk show, è la theme del rapper americano ad accompagnare il suo ingresso, ed eccolo apparire puntualmente dal backstage, puntualmente a battere il 5 a tutti i fans che richiedono un suo saluto, e puntualmente vestito con un abito di dubbio gusto, completo giallo canarino abbinato ad una cravatta del medesimo colore su di una camicia nera!
Sul quadrato, invece, è presente insolitamente una sola sedia rispetto alle due che di solito accompagnano tale segmento; essa è di foggia ottocentesca, con le gambe e lo schienale intarsiati d'oro massiccio ed i cuscini d'un elegante rosso acceso, oltre che di dimensioni notevoli.
Appena arrivato sull’apron, passa tra la seconda e la terza corda, quindi si avvicina verso il “trono” presente al centro del ring, ci si siede e dagli angoli del quadrato partono dei pyros che rilasciano cadere paillettes argentate, quasi a ricordare una pioggia di diamanti! Per questa occasione il wrestler di Las Vegas sembra voler fare le cose in grande, ma decide di non perdere ulteriore tempo e, dopo aver raccolto quanti più props possibile, si lascia passare un microfono dagli addetti a bordo ring!
-Signore e Signori, buonasera!
Parte dell’arena si lascia andare ad un “WOOOOOOOOOOO!” mediamente prolungato, alcuni tifosi particolarmente scatenati del parterre lasciano partire un coro in suo favore, ma almeno una buona metà dell’arena si limita ad un applauso di circostanza, conoscendo l’atleta solo per sentito dire.
-Come al solito siete meravigliosi!- riprende il discorso il Luckyman- anche tutti quelli tra di voi che non mi conoscono! Perciò, riassumerò la mia carriera in poche, sintetiche parole: io sono tra quei pochi che ha vinto tutto!
I fans del wrestler di Las Vegas continuano a scaldarsi e ad applaudire l’atleta, ma il resto del pubblico sembra reagire piuttosto freddamente a quest’incipit un po’ presuntuoso, tanto che arriva addirittura qualche fischio che non sfugge al Luckyman.
-Haters gonna hate…- sentenzia piccato ma ironico Garet- tuttavia, mi rendo conto di non essere stato del tutto corretto nel presentarmi a voi sconosciuti: non ho vinto davvero tutto. Non mi sono fatto mancare un solo titolo minore nel mio palmares, ho fatto tutta la gavetta necessaria e giovanissimo sono diventato campione del mondo in WBFF, saltando addirittura lo step del Desperation Iron Man Title. Poi però c’ho ripensato, l’ho strappato dalla vita di Robert Dumas dopo circa un anno di regno e mi sono laureato come il 4° Triple Crown Champion nella storia della WBFF. Sì, effettivamente lì ho vinto tutto, anche più di una volta. Tranne una cosa.
Jax fa una pausa, deglutisce e si allenta leggermente il nodo alla cravatta prima di continuare, mentre il pubblico rimane in silenzio, non si sa se per curiosità o per noia al momento.
-La Extreme Rumble.
WOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!
Stavolta il coro è unanime, in quanto sembra che ci stiamo avvicinando sempre di più alla dichiarazione d’intenti del Lucky One!
-In più di un’occasione, sono stato sconfitto miseramente. Alla mia prima partecipazione, mi sono autoeliminato come un cretino, per raccogliere dei soldi che volavano sull’arena. Ho perso la miglior chance della mia vita per 200$.
ASSHOLE!
GARET JAX!
ASSHOLE!
GARET JAX!
Si levano due cori distinti nell’arena, tra chi è a favore dell’uomo fortunate e tra chi invece gli è spudoratamente contro!
-Potete dirlo forte, fui un coglione!- certifica Jax, con una determinazione e sincerità tale da zittire per la sorpresa il pubblico a sfavore presente.
-Ma adesso, voglio raccontarvi una storia, prometto che non ruberò più di 5 minuti del vostro prezioso tempo, né toglierò la possibilità a qualche collega di potersi esprimere più a lungo mangiandomi il suo slot televisivo, basta che non mi interrompiate. Ho la vostra collaborazione?
YEEEEEEEEEEEEES!
Stavolta sembrano essere tutti d’accordo nei confronti dell’atleta di Las Vegas!
-Bene: quando ero solo un adolescente, e mio padre iniziava ad insegnarmi la differenza tra bene e male, tra scelte giuste e scelte sbagliate, tra l’essere avari e l’essere ingordi, un giorno mi raccontò una storia interessante, quella di O.W. Grant. Per chi non lo conosce, si tratta di una sorta di genio della lampada mezzo irlandese e mezzo cheyenne in grado di esprimere un tuo desiderio. O.W. infatti sta per One Wish. Bello vero? Ma come tutte le cose sospettabilmente belle, c’è una fregatura di mezzo. Non solo non potrai mai trovare O.W. a meno che non sia lui a cercarti, ma esprimerà il tuo desiderio solamente se interesserà anche a lui. Altrimenti, se il tuo desiderio si rivelerà banale… beh, lo esprimerà lo stesso, ma a modo suo. Ad esempio, mio padre espresse il desiderio di essere la persona più fortunata del mondo. E diventò la persona più fortunata del mondo, tanto fortunata da morire d’una morte rapida, indolore e priva d’affetti. Gli cadde infatti un lingotto d’oro dal cielo sulla testa.
Il Luckyman sorride, qualcuno nel pubblico coglie l’ironia di quanto detto e si lascia andare a qualche sommessa risata.
-Scherzo naturalmente. Ma perché vi ho raccontato questa storia? Beh, per lo stesso motivo per cui me la raccontò mio padre: per insegnarmi a stare attento a ciò che si vuole, perché lo si potrebbe anche ottenere, un giorno. E voi lo sapete cosa voglio?
WOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!
Il pubblico inizia a rumoreggiare, finalmente si sta per arrivare al dunque, al succo del discorso! Garet Jax si gode la confusione generata dai tifosi, cammina lentamente e sornione per il quadrato, fin quando non decide di sedersi sul trono posto al centro ring.
-Io voglio vincere la rumble, dopo l’ennesima occasione persa pochi mesi fa all’Extreme Rumble WBFF. Sono entrato tra i primi, ho resistito fino alla fine, sono stato il wrestler che ne ha buttati fuori di più, ho evitato per ben due volte l’eliminazione… ma mi sono ritrovato con un pugno di mosche. Oggi, invece, la musica cambierà. Purtroppo.
WHAT?
Il pubblico comincia a rumoreggiare nuovamente, cosa vuol dire il Luckyman con l’ultimo avverbio?
-Di solito per la rumble, si vince una title shot, si vince la possibilità di sfidare il campione in carica e quindi di poter dimostrare di essere i migliori. Ma oggi no. Oggi in palio c’è proprio la possibilità di diventare da subito il RE di questa federazione. Il Re della Spiaggia. Io non so se sono pronto a diventare un re in terra straniera. Non so se mi piacerà sedermi ancora su questo trono preparato per l’occasione- dicendolo accarezza il bracciolo sinistro- in poche parole, non so se voglio diventare davvero il leader maximo di un ben nutrito gruppo di lottatori che ha già una propria identità. Però una cosa la voglio: aggiungere un altro trofeo al mio palmares e consegnare il mio nome alla gloria imperitura della Playa.
Garet si alza dal trono, lentamente si avvia verso il lato del ring dove è sistemata la telecamera, un cameraman da bordo ring si avvicina e stringe l'inquadratura in un inverosimile primo piano.
-È questo quello che voglio, e se la fortuna deciderà di non baciarmi o di non sorridermi come suo solito, allora neanche il fato potrà fermarmi!
CRASH!
ATTENZIONE! DALL’ALTO DELL’ARENA SI È STACCATO UN RIFLETTORE ED È CADUTO PROPRIO SUL TRONO LIBERATO POCHI SECONDI FA DA GARET JAX!
Il Luckyman si gira, non sembra essere sorpreso da quanto accaduto, anzi, sorride!
-Come volevasi dimostrare- conclude sornione- attenti a ciò che volete, potreste ancora ottenerlo. Io voglio eliminare tutti i wrestler partecipanti, se saremo in 21, io sarò il Black Jack, se saremo in 36, io sarò la pallina della roulette che deciderà ad ogni giro chi eliminare poggiandosi sul numero prescelto con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno, se saremo 77, io sarò l’ultimo 7 a completare il tris vincente della slot machine, perché oggi io non voglio vincere per diventare il numero 1, al di sopra di tutti voi: mi basta dimostrarvi di essere l’ultimo in grado di rimanere in piedi al centro di questo ring. IS THIS MY LUUUUUUUUUUUUUUUCKY DAYYYYYYYYYYYYYYYYY?
WOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!
GARET JAX!
GARET JAX!
GARET JAX!
Nell’arena risuona “Diamond Sea”, la theme ufficiale del wrestler di Las Vegas, dagli angoli del ring esplodono nuovi pyros ancora più scenografici e ricchi di paillettes argentati, tanto che da questa metaforica pioggia di diamanti ci vuole poco a ricoprire il ring di bianco sbrilluccicante dando proprio l’immagine di un mare di pietre preziose ai piedi di Garet Jax, e mentre l’atleta si prende i props da parte dei presenti nell’arena, dei quali parecchi anche da parte di coloro che si dimostrarono tra i più scettici nei suoi confronti, la telecamera sfuma lasciando spazio ad una pubblicità di coltelli professionali da cucina.
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